Agribusiness, l’Italia guarda al Kazakhstan
Si è svolto a Roma il seminario promosso da Confagricoltura, Camera di Commercio Italo Kazaka e Areté sul tema del settore agroindustriale in Kazakhstan.
Il Paese asiatico offre stimolanti opportunità di affari per le imprese italiane. In particolare l’Agribusiness italiano in Kazakistan prevede investimenti diretti e trasferimenti di tecnologia e know how.
“Il progetto della della Camera di Commercio italo-kazaka guidata dal Presidente ing. Paolo Ghirelli (Presidente anche di Bonatti S.p.A.), con la collaborazione della società Areté – ha detto il componente della Giunta di Confagricoltura delegato all’internazionalizzazione Giandomenico Consalvo – offre stimolanti opportunità di affari in Kazakistan per le imprese agricole italiane che vi aderiranno“.
L’obiettivo – informa Confagricoltura – è quello di sviluppare le filiere cerealicole ed ortofrutticole con un’apposita joint venture per l’acquisto e la conduzione di terreni in loco, dove produrre grano duro, grano tenero e semi oleosi nelle regioni a nord, e ortaggi e frutta nelle regioni del sud e sud-est.
Tali filiere – secondo il progetto allo studio delle imprese di Confagricoltura – dovranno comprendere il farming, la raccolta e lo stoccaggio, l’handling, la logistica ed il trading; con iniziative che potranno coinvolgere tutti i protagonisti delle filiere, comprese la prima e la seconda trasformazione industriale.
“Vogliamo favorire un nuovo modo di fare impresa agricola – ha concluso il presidente di Confagricoltura Mario Guidi – sia in termini di nuovi mercati per l’export delle nostre eccellenze agroalimentari, sia di nuove iniziative imprenditoriali e di internazionalizzazione, sviluppando anche un discorso di reti e di sinergie tra gli operatori“.