ConocoPhillips valuta la cessione della quota nel maxi giacimento Kashagan
ConocoPhillips è intenzionata a vendere la sua partecipazione nel maxi-giacimento Kashagan sul Mar Caspio. ConocoPhillips possiede una quota del 8,4% nel giacimento. La compagnia di stato kazaka KazMunaiGas (KMG) ha già dichiarato di essere potenzialmente interessata (attualmente detiene una quota del 16,81%). La notizia è stata diffusa dal ministro del Petrolio del Kazakhstan, Samat Mynbayev. Non ci sono indicazioni riguardanti il possibile prezzo di vendita.
Si ricorda che Eni ha una quota del 16,81% del giacimento con un net present value stimato pari a circa 7-8 miliardi di dollari. A Piazza Affari il titolo Eni stamani è in calo dello 0,69% a quota 17,22 euro dopo che ieri Edison ha annunciato la positiva conclusione dell’arbitrato internazionale per la revisione del prezzo del contratto con la società del Cane a sei zampe per il gas libico. L’impatto complessivo sull’esercizio 2012 di Edison è positivo per circa 250 milioni di euro sull’ebitda.
Nessun dettaglio in merito allo sconto ottenuto. Gli analisti di Intermonte credono che la revisione al ribasso del prezzo di fornitura possa essere nell’ordine dei 3-3,5 centesimi di euro/metro cubo, quindi dell’ordine del 10-15%. Questo vorrebbe dire un impatto strutturale di circa 100 milioni all’anno (lo 0,8% dell’utile netto secondo i calcoli di Equita) e di un one-off retroattivo sugli anni 2010-2011 pari a circa 150 milioni.
Per Eni si tratta del secondo arbitrato perso nel giro di pochi giorni, dopo quello con GasTerra (il cui impatto è pari a circa 1,2 miliardi di euro). Il totale esborso per Eni nel secondo semestre relativo ai due arbitrati dovrebbe essere nell’ordine di 1,4-1,5 miliardi di euro. Intermonte ha ribadito il rating neutral su Eni (target price a 18 euro), Equita hold con un target price a 20,5 euro, mentre Banca Imi buy con un prezzo obiettivo a 21,30 euro e JP Morgan overweight con un target price a 21,5 euro.
“Eni rimane una delle nostre top pick nel settore petrolifero europeo”, si legge nel report di oggi di JP Morgan. Dall’inizio dell’anno il titolo ha registrato un +13% rispetto al settore relativo. “Crediamo che, nonostante questo forte re-rating, l’azione offra ancora una valutazione attraente con uno yield del dividendo interessante del 6,6%”.
JP Morgan vede in particolare quattro catalizzatori per i prossimi 12/18 mesi: la vendita della quota del 30% di Snam Rete Gas alla Cassa depositi e prestiti (quarto trimestre 2012) e successivamente della restante quota del 20% (primo semestre 2013); la vendita della quota in Galp grazie al recupero del prezzo delle azioni: JP Morgan si aspetta che Eni piazzi una quota del 18% (del suo 28%) di Galp nel primo semestre 2013; i risultati attesi dalle esplorazioni in Mozambico, Indonesia, Norvegia, Angola (quarto trimestre 2012/primo semestre 2013); la parziale monetizzazione della partecipazione nell’area 4 in Mozambico (fine 2013).