Unacittà italiana nella steppa kazaka
Jacopo Giliberto
PARMA
Nuovefrontiere. La Bonatti svilupperà un centro abitato con 7mila residenti
INGEGNERIA DI QUALITÀ
Alla società di Parma un ordine dalla Chevron da 500 milioni di dollari per costruire la cittadella del giacimento di Tengiz
Una città italiana sorgerà in mezzo alle steppe del Kazakhstan. È la commessa da mezzo miliardo di dollari che la società di ingegneria Bonatti di Parma ha ricevuto dalla Chevron – meglio, dal consorzioTengiz Chevroil –
per il giacimento gigante di Tengiz.
Sarà una città di 150 mila metri quadri con tutto quello che serve per la vita quotidiana di 7 mila abitanti che arriveranno da mezzo mondo per lavorare nel polo petrolifero kazako attorno al quale c’è un deserto di sterpaglia senza fine e il mar Caspio fuori dall’orizzonte.
Saranno costruiti gli appartamenti per tutti coloro che vilavorano, dai manovali ai dirigenti, e per le loro famiglie; l’acqua potabile e l’energia; le rimesse per le automobili; i negozi e i ristoranti. La clinica, la centrale termica e la caserma dei pompieri. Il cinema, i giardini e i campi da tennis. Le officine per la manutenzione e le guardiole dei custodi. Tutto sarà costruito non secondo le consuetudini di altriPaesi, dove le case si ammalorano velocemente, né secondo gli standard delle baraccopoli industriali fatte di plastica e linoleum, bensì secondo i criteri edilizi italiani della solidità, che mirano alla durata degli edifici nelle generazioni.
Per la Bonatti è la commessa più cospicua mai ricevuta. L’azienda di Parma, storica società di ingegneria internazionale nel settore dell’industria dell’energia con realizzazioni soprattutto per polichimici e petroliferi, ha un fatturato nell’ordine dei 600 milioni e un portafoglio ordini attorno a 1,8 miliardi. Paolo Ghirelli, presidente e amministratore delegato della società, osserva che «in fase di gara ha avuto un peso importante la nostra presenza in Kazakhstan da molti anni: sono luoghi remoti con un clima artico-continentale».
Il lavoro di costruzione – e poi la gestione della temperatura negli edifici completati – sarà reso difficile dal clima impossibile, con un’enorme differenza fra l’estate torrida e terribilmente polverosa(+40 gradi) e l’inverno artico (-40 gradi).
L’azienda parmigiana fornirà la città chiavi inmano,e chiavi in mano non è un’allegoria: i tecnici si presenteranno alla porta del loro nuovo appartamento con la sola valigia e dovranno trovare
tutto già allestitoearredato.Con Bonatti ci sarà un’impresa kazaca, l’Isker.
Un cenno al giacimento. Tengiz è il secondo giacimento del Paese e il sottosuolo è impregnato di greggio per una superficie di 400 chilometriquadri. I pozzisi trovanodispersiagrandidistanzefraloro. Il giacimento è per dimensioni il sesto al mondo ed è profondissimo – forse il piùprofondoalmondo – tanto che ai tempi dell’Urss era troppo scomodo e costoso da perforare. Nel ’93 la concessione fu rilevata dalla Chevron (50%) in associazione con ExxonMobil (25%), la kazaca KazMunayGas (20%) e la russa LukArco (5%), i quali ora hanno un programma di investimenti per 28 miliardi di dollari, tra cui le condutture che dovranno portare il greggio fino alla costa del Mar Nero per l’imbarco sulle petroliere.
Fonte: Il sole 24 ore