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Kazenergy: quanto durerà il petrolio ?

 Sempre più raro e prezioso. Il petrolio è il protagonista al Kazenergy Forum di Astana, al quale hanno partecipato i rappresentanti della Camera di Commercio Italo-Kazaka. E il petrolio sarà protagonista anche sulla scena politico-economica dei prossimi decenni. Stimato raddoppio delle domanda energetica mondiale per il 2050 e allarme per le risorse del futuro dettano come imperativo quello della caccia a nuovi e sempre più costosi giacimenti.

“Il domani sarà caratterizzato da prezzi del petrolio che resteranno ancora ancora elevati – spiega Renato Bertani, presidente del World Petroleum Council -. Il perché risiede nel fatto che sempre più stiamo ora guardando al futuro. Nei prossimi decenni il petrolio resterà ancora la principale risorsa energetica e visto l’incremento della domanda, dobbiamo spingerci alla ricerca di nuovi giacimenti in aree sempre più impervie, difficili e quindi costose da esplorare e sfruttare”.

Culla di uno dei progetti più ambiziosi è proprio il Kazakhstan. E’ qui, che nel 2000 è stato localizzato il giacimento offshore di Kashagan: salutato dagli esperti come il più ricco dell’ultima quarantina anni, dovrebbe nascondere riserve fino a 16 miliardi di barili. Complessità e costi di uno sfruttamento a più riprese rinviato stanno però facendo meditare la ritirata alla statunitense Conoco Philips.

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Kazakhstan to invest over $6 bln in modernisation of oil refineries before 2016

The Kazakhstani National Petroleum Company KazMunaiGas plans to invest more than six billion U.S. dollars in the modernisation of the republic’s three oil refineries, which will make it possible to increase oil processing to 19.5 million tonnes a year from the current level of 12 million tonnes, Company CEO Lyazzat Kiinov said at the Seventh Eurasian KazEnergy Forum, which opened here on Tuesday.

“The total value of investment in the fulfillment of the projects for the upgrading of the refineries is expected to exceed six billion U.S. dollars in the period from 2013 to 2015,” he said.

In his estimate, the implementation of the projects will allow the republic to raise the amounts of oil refinery, as well as to achieve the processing depth of 80-90 percent and raise the gasoline quality to the Euro-4 and Euro-5 standards, Itar-Tass reports.

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Archeologists discover Saka burial in South Kazakhstan

Archaeologists have discovered a unique find in what is now Shymkent.

According to Caspionet, it is a Saka burial with two gold discs displaying marine life dating back presumably to the fourth and second centuries BC. Now, according to scientists, it is 100 percent clear that ancient Sakas lived in what is now Shymkent.

“It is perhaps a symbiosis of Saka and Sarmatian cultures. It never happened here before as the Sarmatians lived in the West and Saks lived in the Zhetysu region in southern Kazakhstan. This is something new to our culture and perhaps it will push the limits of the Silk Road’s origin,” said Anatoly Shayakhmetov, employee of A. Margulan Institute of Archeology.

Scientists say that two people were buried here. However, one of the skeletons has not been preserved as the bones of presumably a man were strewn by robbers. Another skeleton belongs to a woman, most likely a slave. According to scientists, it is no accident that a board and a jug were buried next to the remains.

“When we opened the second burial, we found a lot of pottery fragments and sigs that they were richly buried and there was a gold foil that robbers left behind. This find will now be on display at the museum and we will open a new page in the relations of our ancestors to Europe,” said Bauyrzhan Baitanayev, Director of A. Margulan Institute of Archeology.

Scientists revealed only 4 out of 8 burial mounds for the time being. Archaeologists hope that the most sensational discoveries are still ahead. Works will continue in the area for another two years.

Oil and gas extraction plans for Kashagan in 2013 announced in Kazakhstan

Kazakhstan has set plans to extract 13 million tons of oil and 9 billion cubic meters of gas on the Kashagan field in 2013, Deputy Oil and Gas Minister Berik Tolumbayev told media today.

“Oil production on Kashagan is expected to reach 13 million tons of oil and 9 billion cubic meters of gas from 2013,” he said.

He said that the pilot-industrial phase of the “Kashagan” project will begin in the first quarter of 2013. The issue of extending the contract with the shareholders of the The North Caspian Operating Company BV (NCOC) consortium, developing the field, has not been discussed yet.

“The 20-year contract extension has not been raised,” he said. “It is connected with the development strategy. We are now discussing a strategy of developing Kashagan first stage.”

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Eni: Scaroni a Nazarbajev, buone prospettive per Kashagan e Karachaganak

 

(Il Sole 24 Ore Radiocor)  “Il presidente del Kazakhstan Nursultan Nazarbayev e l’a.d. di Eni, Paolo Scaroni, si sono incontrati oggi ad Astana in occasione del settimo Kazenergy Eurasian Forum. Durante l’incontro, che si e’ svolto in un clima cordiale e costruttivo – informa una nota – Scaroni ha condiviso con il Presidente gli sviluppi e i risultati delle attivita’ che Eni ha in corso nel Paese confermando la propria visione positiva sulle prospettive dei progetti di primaria importanza per il Kazakhstan, quali Kashagan e Karachaganak. Inoltre, l’a.d. di Eni ha informato il Presidente Nazarbayev sull’andamento dell’accordo di cooperazione e relative reciproche intese firmato dalla compagnia petrolifera di Stato KazMunaiGaz e Eni nel 2009.

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ConocoPhillips valuta la cessione della quota nel maxi giacimento Kashagan

ConocoPhillips è intenzionata a vendere la sua partecipazione nel maxi-giacimento Kashagan sul Mar Caspio. ConocoPhillips possiede una quota del 8,4% nel giacimento. La compagnia di stato kazaka KazMunaiGas (KMG) ha già dichiarato di essere potenzialmente interessata (attualmente detiene una quota del 16,81%). La notizia è stata diffusa dal ministro del Petrolio del Kazakhstan, Samat Mynbayev. Non ci sono indicazioni riguardanti il possibile prezzo di vendita.

Si ricorda che Eni ha una quota del 16,81% del giacimento con un net present value stimato pari a circa 7-8 miliardi di dollari. A Piazza Affari il titolo Eni stamani è in calo dello 0,69% a quota 17,22 euro dopo che ieri Edison ha annunciato la positiva conclusione dell’arbitrato internazionale per la revisione del prezzo del contratto con la società del Cane a sei zampe per il gas libico. L’impatto complessivo sull’esercizio 2012 di Edison è positivo per circa 250 milioni di euro sull’ebitda.
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Kazakhstan’s oil and gas condensate export decreases

Export of crude oil and gas condensate amounted to 45.064 million tons in Kazakhstan in January-August, 2012 compared to 48.053 million tons during the same period of 2011, the national dispatch center of the Kazakh Statistics Agency told Trend.

Kazakhstan’s export of oil and gas condensate hits 5.117 million tons in August, 2012 compared to 5.987 million tons in July. Export of oil and gas condensate decreased by 14.6 percent in August compared to the previous month and decreased by 11.8 percent compared to August, 2011.

Export of oil and gas condensate amounted to 86.3 percent of total production volume in the country in August, 2012.

Drilling volume fulfilled by 91% in Kazakhstan

 

Some 1 239 862 meters were drilled in Kazakhstan in January-July, 2012 compared to 1 118 290 meters during the same month of 2011, the Central Dispatching Department of the Kazakh Statistics Agency told Trend.

The total volume of drilling operations was fulfilled by 91 percent in July, 2012. Some 196 299 meters were drilled in Kazakhstan in July. It was planned to drill 215 454 meters.

The volume of exploratory drilling was fulfilled by 64.5 percent in July, 2012. Some 24 975meters were drilled. It was planned to drill 38 617 meters.

L’Unione Eurasiatica : cronaca della conferenza di Roma

Un momento della Conferenza sull’Unione Eurasiatica

S.E. Andrian K. Yelemessov, ambasciatore della Repubblica del Kazakhstan a Roma con, alla sua destra, S.E. Evgenij Shestakov, ambasciatore della Repubblica della Bielorussia

da sx a dx: Aleksander Zezulin, consigliere dell’Ambasciata Russa a Roma; Evgenij Shestakov, Ambasciatore Rep. Bielorussia; Tiberio Graziani, direttore ISAG; Andrian Yelemessov, Ambasciatore kazako

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il 19 settembre 2012, nella splendida cornice della Sala delle Colonne della Camera dei Deputati, a Palazzo Marini, si è tenuta la conferenza “L’Unione Eurasiatica – Sfida od opportunità per l’Europa?”. La conferenza è stata organizzata dall’IsAG (Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie) con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri, del Ministero dello Sviluppo Economico e di Roma Capitale, il sostegno di Conoscere Eurasia e del Consolato Onorario Russo di Verona. Questa è stata la prima conferenza internazionale sull’Unione Eurasiatica tenuta in un paese dell’Unione Europea.

Il primo panel, quello istituzionale, è stato introdotto dai saluti del direttore dell’IsAG Tiberio Graziani, dell’on. Marcello De Angelis e di Serena Forni (responsabile Relazioni internazionali di Roma Capitale), nel corso dei quali è stato delineato un quadro generale delle discussioni della giornata. In particolare è stato toccato il tema della multipolarità a livello globale, che si sta gradualmente sostituendo all’unipolarità successiva al crollo dell’Unione Sovietica. In questo quadro, l’Unione Doganale e l’Unione Eurasiatica, sua evoluzione, possono rappresentare nuove opportunità a livello economico. Inoltre, è stato sottolineato il fatto che strutture sovranazionali come l’Unione Eurasiatica o l’Unione Europea possano contribuire a fornire buone risposte ai problemi del mondo di oggi, in particolare a livello di identità e di cooperazione.

Il dibattito, moderato da Luca Bionda (direttore del programma Sistema Italia dell’IsAG), ha visto come protagonisti, nell’ordine, S.E. Evgenij A. Šestakov, ambasciatore della Repubblica di Bielorussia, S.E. Andrian K. Yelemessov, ambasciatore della Repubblica di Kazakistan, e il consigliere Aleksandr Zezjulin, dell’ambasciata della Federazione Russa.

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Kazakh President holds meeting on oil and gas complex development

Kazakh President Nursultan Nazarbayev has held a meeting on the country’s oil and gas complex development, the presidential press-service said today.

Prime Minister Serik Akhmetov, head of the presidential administration Karim Massimov, Deputy Prime Minister Kairat Kelimbetov, Chairman of the National Welfare Fund “Samruk-Kazyna” board Umirzak Shukeyev, Deputy Head of the Presidential Administration Bakhyt Sultanov, Minister of Oil and Gas Sayat Mynbayev, President of the National Oil and Gas Company “KazMunaiGas” Lazzat Kiinov and Chairman of the Kazakh National Economic Chamber “Atameken” Timur Kulibayev attended the meeting.

“The course of fulfilling the President’s instructions to develop the country’s oil and gas complex and to make the concrete decisions on the current issues were considered during the meeting,” a statement said.

President Nazarbayev has ordered to consider the construction of a gas processing plant and a gas pipeline from the Karachaganak field to the central regions of the country, as well as the oil transportation from Russia and the load of the Pavlodar refinery.

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