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Il Kazakhstan chiede tecnologia

«Dobbiamo dare un’altra vita al made in Italy, siamo noi a chiedervelo!». A nome del Kazakhstan, l’ambasciatore Andrian Yelemessov sorride agli imprenditori in sala, più di un centinaio. Far conoscere agli italiani un mercato nuovo e le proposte di un’economia emergente in cerca di partner era l’obiettivo del convegno che si è svolto il 12 febbraio scorso a Roma; dall’altra parte, comune a molti la ragione per partecipare: «Sono qui perché dobbiamo trovare un modo per sopravvivere, e ormai la salvezza è all’estero», sintetizza Angelo Berni di Vitra, società di Anagni specializzata nella lavorazione di vetro piano per edilizia e arredamento. Che cosa può offrire il Kazakhstan? «Vent’anni fa eravamo poverissimi – racconta l’ambasciatore Yelemessov – non c’era pane nei negozi e, pur producendo petrolio, non avevamo benzina. Da allora la situazione è cambiata completamente. Perché vi chiediamo di venire? Perché il Kazakhstan è un Paese sicuro,  gli investimenti sono protetti dallo Stato». Dal 1991, l’indipendenza dall’Urss è stata gestita da un uomo forte, il presidente Nursultan Nazarbayev. È il padre di una nazione che in epoca sovietica si sentiva relegata a destinazione finale per tutto ciò che veniva scartato e che in questi vent’anni ha ritrovato l’orgoglio di emergere tra i Paesi dell’Asia centrale. Benedetta dalle risorse naturali, corteggiata dalle compagnie energetiche di tutto il mondo.

 Oggi il Kazakhstan vuole mettere l’accento sullo sviluppo di altri settori. Prima del 2008 la sua economia cresceva in media del 10% l’anno, ritmo ridimensionato al 5,7/6% che il Fondo monetario internazionale stima per questo e il prossimo anno. «Stiamo gradualmente diversificando – spiega Nazarbayev nella Strategia disegnata per il Paese da qui al 2050 -, dobbiamo renderci indipendenti dalle oscillazioni dei prezzi mondiali delle materie prime».

«Stiamo facendo ogni sforzo per attirare investimenti e sostenere lo sviluppo del business – assicura a Roma l’ambasciatore Yelemessov – utilizzeremo tutte le nostre capacità. E non troverete burocrazia in ambasciata». Il primo settore che cita è l’agroalimentare, affamato di sviluppo e tecnologie in un Paese immenso di  17 milioni di abitanti, accanto alle prospettive dell’industria dell’auto, logistica, edilizia, turismo e trasporti. Attraverso il Kazakhstan, ponte naturale tra la Cina ed Europa, sta rinascendo una moderna Via della Seta, ferroviaria e autostradale.

(stralci tratti da Sole24Ore 10.02.2013 a firma di Antonella Scott)

 

“Obiettivo Kazakhstan”. Convegno a Roma, il 12 febbraio, piazza Venezia.

Saranno presenti numerosi imprenditori italiani, che avranno modo di ascoltare le nuove proposte del mercato kazako. L’Ambasciatore Andrian Yelemessov ha inoltre sottolineato :“Il nostro obiettivo è quello di poter illustrare le  opportunità che si possono cogliere in  Kazakhstan,  la nuova frontiera vicina all’Europa che vanta   un marcato spirito di collaborazione”.

Interverranno Andrian Yelemessov, Ambasciatore della Repubblica del Kazakhstan in Italia; Inigo Lambertini, Direttore del Ministero Affari Esteri per l’internalizzazione del sistema Paese; Marco Oriolo, vice Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria. Modererà l’evento Francesco Marcolini, Presidente di Zetema Progetto Cultura.

L’evento patrocinato da “Zetema” vuole presentare anche la nascita dell’associazione “IEPA Italia Kazakhstan”, per poter dare agli imprenditori la possibilità di scoprire un mercato giovane e nuovo, essenziale per la crescita dell’Italia. Durante l’incontro verranno illustrate le opportunità di lavoro e scambi commerciali nei vari settori che il Paese può offrire, analizzando anche gli aspetti legali e  fiscali, attraverso i responsabili dello IEPA.

Visita della Delegazione del Kazakhstan in Vaticano e dialogo interreligioso

Per commemorare il decimo anniversario della fondazione del “Congresso dei leaders delle religioni mondiali e tradizionali”, un’importante istituzione di dialogo interreligioso voluta dalla Presidenza del Kazakhstan, è giunta martedì in Vaticano una importante delegazione Kazaka, guidata dal Presidente del Senato, S.Ecc. Kairat Mami. La delegazione ha partecipato ieri all’udienza generale del Santo Padre ed ha partecipato a un incontro presso il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso.

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La Scala e il Marinskj ad Astana

Due teatri dalla reputazione mondiale, La Scala di Milano e il Marinskj di San Pietroburgo faranno insieme un tour presso il Teatro statale dell’Opera e del Balletto di Astana (diretto da Tolegen Mukhametzhanov).
Il Teatro La Scala di Milano è stato fondato nel 1778. Il Marinskj di San Pietroburgo ha aperto i battenti nel 1860. Il Teatro di Astana è stato appena inaugurato.

Astana investirà 20 miliardi Usd per lo sviluppo di un Complesso agroindustriale

Il Kazakhstan allocherà 3 mila milardi di tenghé (19,910 miliardi di dollari) per lo sviluppo di un complesso agroindustriale entro il 2020, sulla base del “Programma Agribusiness 2020”, riporta il Ministero dell’Agricoltura.

Una parte di questi fundi, ovvero 1,837 mila miliardi di tenghé (1 Usd = 150.88 tenghe) verrà stanziata dal budget statale, 825 miliardi da budget regionali, 300 miliardi attraverso l’emissione di bond. La società nazionale KazAgro impiegherà 96 miliardi di tenghé e la compagnia nazionale Food Contract Corporation metterà 2 miliardi di tenghé.

Il programma è stato sviluppato all’interno della realizzazione della Strategia di Sviluppo del Kazakhstan 2050, come annunciato dal Presidente Nazarbayev.
Esso verrà sottomesso al Governo entro il mese corrente, affermano dal Ministero dell’Agricoltura.

“Agribusiness 2020” verrà implementato per aumentare i volumi di produzione del comparto agricolo di 1,5 volte, al fine di triplicarne la produttività, assicurare l’indipendenza alimentare nel prodotti di base fino all’80% del mercato domestico e per potere attrarre fino all’ingente cifra di 10 mila miliardi di tenghé (65 miliardi Usd) in investimenti privati nel settore agricolo.

 

Kazakhstan to finance Wind farms

Kazakhstan will finance installation of wind power stations by farmers, Tengrinews.kz reports citing Vice-PM and Minister of Industry and New Technologies Asset Issekeshev as saying at the government meeting.

“We believe that a good economic and social effect can be reached if citizens start independently using renewable energy sources. In particular, the individuals who have no access to power generation systems can get financial support: 50 percent of the cost of a generator with a capacity of up to 5kW will be financed from the state budget,” Asset Issekeshev said.

According to him, there are currently 1,200 farms and remote pastures in Kazakhstan that have no access to power networks.

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Gli sforzi del Kazakhstan per garantire la riuscita dell’organizzazione dei colloqui a sei sul problema nucleare iraniano

Il 4 febbraio il portavoce dell’Ufficio centrale di collegamento del presidente del Kazakhstan, Altai Abibulaev, ha affermato che il paese creerà tutte le condizioni necessarie per la riuscita dell’organizzazione in Kazakhstan dei colloqui a sei sul problema nucleare iraniano.

Viene riferito che il 3 febbraio, a Monaco, durante la Conferenza sulla sicurezza, il ministro degli Esteri iraniano, Ali Akabar Salehi, ha dichiarato che l’Iran terrà il 25 febbraio un nuovo round di colloqui sul problema nucleare in Kazakistan con “le sei parti internazionali di conciliazione”.

Petrolio: Kazakhstan pronto a tagliare forniture dalla Russia

Il Kazakhstan potrebbe tagliare l’import di prodotti petroliferi dalla Russia sulla base dell’accordo firmato lo scorso anno tra i due membri dell’Unione doganale che stabilisce lo scambio di greggio a fronte di prodotti raffinati. È quanto riporta Kommersant. Il Kazakhstan, infatti, dopo aver chiuso per ammodernamento e fino al 2016 le sue tre principali raffinerie aveva necessità di importare prodotti raffinati. Lo scorso anno la Russia ha esportato 1,3 milioni di tonnellate di benzina e diesel per 1,33 miliardi di dollari per compensare le forniture kazake.

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Inaugurato il Consolato onorario della Repubblica del Kazakhstan a Venezia

L’assessore comunale alle Attività produttive e Società partecipate del  Comune di Venezia ha presenziato alla cerimonia di inaugurazione del Consolato onorario della Repubblica del Kazakhstan a Venezia.

In concomitanza con l’inaugurazione si è svolta anche una tavola rotonda dal titolo “Aziende venete sulla via della seta. Opportunità di internazionalizzazione in Kazakhstan”, alla quale hanno partecipato anche l’ambasciatore kazako nella Repubblica italiana, Andrian Yelemessov, il console onorario del Kazakhstan a Venezia, Pierluigi Aluisio, il presidente di Confindustria Veneto, Andrea Tomat, il presidente del Consiglio di cooperazione Italia-Kazakhstan, Tiziano Treu, il segretario generale Unioncamere del Veneto, Gian Angelo Bellati, gli assessori all’Economia e sviluppo, ricerca e innovazione e al Turismo al Commercio con l’estero e all’internazionalizzazione della Regione del Veneto, Marialuisa Coppola e Marino Finozzi.

Kazakhstan’s attractive and ambitious pharmaceuticals sector

FT _ More and more multinationals are entering the pharmaceuticals sector in Kazakhstan, drawn by steadily growing demand. The government wants to accelerate the process and officials are busy negotiating with foreign companies, urging them to come. But its target of boosting domestic pharmaceutical production to 50 per cent of consumption by 2014 still looks over-ambitious.

Several new pharmaceutical deals were signed off in the final months of 2012, bringing yet more multinationals to a market where three of the top five companies are now controlled by foreign investors.

Prague-based Favea Europe signed an agreement with Romat, one of Kazakhstan’s largest drug makers, on October 24 during a visit to the Czech Republic by President Nursultan Nazarbayev. Romat plans to build two new pharmaceutical factories in the northern towns of Pavlodar and Semey at a total cost €37m. Also in late 2012, Alma Pharma and Turkey’s Abdi Ibrahim Global Pharm announced plans to build a $60m factory in the country.

The most significant deal to date was struck in September 2011, when Poland’s Polpharma acquired Chimpharm, Kazakhstan’s largest pharmaceuticals company, and announced plans to invest $85m in the Shymkent-based company including the construction of a new factory. Chimpharm and Nobel, an offshoot of the Turkish company that set up production in Almaty in 2004, are two of Kazakhstan’s top six drug companies, and together account for up to 90 per cent of all pharmaceuticals produced in the country.

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