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Kazakistan/ Ocse: agricoltura non competitiva, serve investimento

Rapporto: immense possibilità, ma serve un nuovo appoggio

Il Kazakhstan, considerato il granaio dell’Asia centrale, deve fare degli investimenti nelle infrastrutture di trasporto, se vuole rendere competitiva la sua agricoltura. L’ha affermato in un rapporto pubblicato oggi l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico.

“Il settore agricolo del Kazakistan offre delle immense possiblità, ma la realizzazione di questo potenziale esige l’adozione di un nuovo approccio”, ha spiegato l’Ocse. In particolare, l’Ocse ha individuato delle “carenza nelle filiere d’approvvigionamento”: una rete di strade rurali insufficiente e difficoltà d’accesso ai porti sul mar Caspio.

Questo aumenta i costi di produzione e frena lo sviluppo dell’agricoltura. “Il settore della carne e dei latticini mostra di essere pressoché mancante di mezzi moderni di stoccaggio e di trasporto nel rispetto della catena del freddo e questo impedisce la vendita al di fuori del mercato locale”, spiega ancora il rapporto.

Nuova ferrovia fra Kazakhstan e Turkmenistan

 

L’undici maggio 2013, i presidenti degli Stati asiatici del Kazakistan e del Turkmenistan inaugureranno la nuova tratta ferroviaria che attraverserà la frontiera fra i due Paesi, aprendo la via a nuovi collegamenti tra Europa e Far East con le regioni dell’Asia centrale e del Golfo Persico.

 

La nuova linea ferroviaria sarà dedicata soprattutto alle merci e in una fase iniziale trasporterà da tre a cinque milioni di tonnellate l’anno, con la previsione di raggiungere i dieci-dodici milioni di tonnellate. Ma l’interesse della nuova ferrovia è soprattutto strategico, perché questo tratto metterà in connessione intere regioni che attualmente non hanno una connessione diretta tramite ferrovia. Così, le merci in partenza dall’Europa o dal Far East potranno viaggiare su convogli diretti ai Paesi dell’Asia centrale e del Golfo Persico. Saranno aperti collegamenti diretti tra Asia meridionale, sud orientale e dell’Oceano Indiano verso l’Europa settentrionale ed orientale, passando per Iran, Turkmenistan, Kazakhstan e Russia. Il progetto di questa connessione ferroviaria è iniziato nel 2007 ed è stato finanziato dalla Asian Development Bank e dalla Islamic Development Bank.

MISSIONE IMPRENDITORIALE KAZAKHSTAN (Almaty 15-18 Luglio 2013)

 

Promos, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Milano, in collaborazione con la Camera di Commercio Italo Kazaka organizza dal 18 al 21 Luglio 2013 una missione imprenditoriale in Kazakhstan ad ALMATY nei settori: edilizia, ingegneria, infrastrutture, oil&gas, beni di consumo e lusso, e alimentare.

La missione prevede la creazione di una lista di appuntamenti d’affari personalizzati per ogni azienda
partecipante. Inoltre, propone un programma di approfondimenti con esperti di mercato e incontri b2b con operatori economici e controparti locali, selezionati in base al settore di appartenenza e alle richieste delle singole imprese aderenti. Il servizio offerto da Promos comprende nel dettaglio:
– Ricerca e selezione di partner locali sulla base delle esigenze delle aziende;
– Organizzazione di agende personalizzate di incontri d’affari B2B;
– Assistenza durante la missione;
– Interpretariato durante gli incontri.
La quota di partecipazione non comprende: viaggio, vitto, soggiorno, visto di ingresso e l’assicurazione
obbligatoria.

Per maggiori informazioni

dr.ssa VALERIA CENTINARO
TEL. 02.8515.5317
FAX 02.8515.5227
MAIL valeria.centinaro@mi.camcom.it

www.promos-milano.it

Karachaganak, i primi pagamenti dall’accordo di Dicembre 2011

Milano Finanza indica che il governo del Kazakhstan ha iniziato ad onorare gli impegni assunti con Eni e le altre oil company riunite nel KPO (Karachaganak Petroleum Operating). Eni ha già incassato una prima parte dei 325 milioni di dollari (250 milioni di Euro) e pattuiti con l’accordo firmato nel dicembre 2011, diventato operativo lo scorso giugno.  Il credito residuo vantato dal gruppo è di 212 milioni di euro, ciò significa che Astana ha già versato 38 milioni di euro circa. La cifra sembrerebbe modesta, ma è emblematica della pace ritrovata.Intanto ieri il gruppo ha acquisito un nuovo blocco esplorativo in Egitto.

 

Petrolio, Kashagan rischia nuovi ritardi

Lo sostiene il Wall Street Journal, ricordando che lo sviluppo del grande giacimento nel Mar Caspio è già costato oltre 30 miliardi di dollari – Per il consorzio, di cui Eni è un esponente di prima fila, c’è la minaccia di multe per mancate royalties e si profila anche un assottigliamento dei margini.

È un attacco in piena regola, quello sferrato nelle ultime ore dal Wall Street Journal contro il consorzio che deve sviluppare il giacimento petrolifero di Kashagan, il gigantesco deposito al largo delle coste kazake, nel Mar Caspio nordorientale. “Un miraggio costoso” – lo definisce il quotidiano economico – il cui avvio, lungamente atteso, “ancora non si vede”. L’articolo lanciato da alcune ore sul sito del Wall Street sostiene che le società coinvolte, tra cui Eni, Exxon Mobil, Total e Royal Dutch Shell, ancora non sanno quando il giacimento produrrà la sua prima goccia di petrolio, dopo oltre dieci anni di lavori e più di 30 miliardi di dollari investiti nell’impresa. Succederà in giugno, come affermava il mese scorso Paolo Scaroni, ceo di Eni, la società italiana che per anni è stata a capo della cordata e dei lavori per la costruzione degli impianti? Oppure solo genericamente “entro l’anno”, come sostengono altri esponenti del consorzio? Secondo fonti vicine a KazMunaiGas, la statale kazaka che controlla il 20% del progetto, per vedere un significativo flusso di greggio occorrerà aspettare il 2014. Continua a leggere

Kashagan, Cina guarda a quota ConocoPhillips

La Cina ha espresso interesse nel rilevare la quota detenuta dalla major Usa ConocoPhillips nel consorzio internazionale, di cui Eni è operatore fino al primo olio, nel giacimento petrolifero giant del Kashagan.

Lo ha detto il ministro del Petrolio e Gas del Kazakhstan Sauat Mynbayev.

“Il Kazakhstan non ha ancora preso questa decisione, ma c’è questa possibilità”, ha detto Mynbayev ai giornalisti, senza fare i nomi della società cinese interessata.

Il governo kazako ha un diritto di prelazione per rilevare l’8,4% che la società Usa intende vendere. Un simile diritto ce l’hanno anche gli altri soci del consorzio. A fine novembre, quando emerse l’interesse per la stessa quota da parte della società indiana Oil and Natural Gas Corp, l’Ad di Eni, Paolo Scaroni, disse che la major petrolifera italiana non avrebbe esercitato la prelazione sulla quota di ConocoPhillips.

Old facilities will not be demolished within construction of EXPO-2017 buildings in Astana

Old facilities will not be demolished when constructing buildings for the international exhibition EXPO-2017 in Astana, Central Communications Office for the President of Kazakhstan reported.

“The organizers are interested in avoiding any demolition of existing buildings, as well as efficiently use of facilities, to be built within the EXPO, after the exhibition,” Talgat Ermegiyaev, Board Chairman of the National Company “Astana EXPO – 2017” said in an interview with the Central Communications Office.

He said the preparation for the exhibition is well underway. The company will submit the first report on the ongoing work to the government in May, and the defence of the registration dossier is scheduled for late October.

“As for the construction, first it is necessary to have a master plan in hand, architectural and draft designs, feasibility study, as well as design estimates. It will last until the end of the year. Next year we will start only development of construction project. Maybe we will divide it into stages, work papers will be issued on a certain stage of construction, and I suppose in late April – early May 2014, we have to start construction,” Ermegiyaev said.

UniCredit, la cessione ATF Bank sarà perfezionata entro mese

La cessione da parte di UniCredit della banca kazaka ATF Bank a KazNitrogenGaz dovrebbe perfezionarsi entro la fine del mese.

Lo si legge nella relazione di bilancio di UniCredit che ricorda che il 9 aprile è arrivato l’ok all’operazione della banca centrale del Kazakistan.

Il 15 marzo scorso UniCredit ha annunciato la cessione di ATF Bank a un prezzo pari al patrimonio netto della banca alla data del perfezionamento. Al 15 marzo il patrimonio netto di ATF Bank era intorno ai 550 milioni di dollari.

Perugia, inaugurata la sede del consolato del Kazakhstan

Apre la sede del consolato del Kazakhstan a Perugia. Console onorario in Umbria Giovanni Pomponi.

Relazioni più forti «L’inaugurazione del Consolato onorario del Kazakhstan a Perugia rappresenta un ponte di straordinaria importanza per accresce le relazioni culturali e l’internazionalizzazione dei rapporti economico commerciali fra l’Umbria ed un Paese che sta emergendo prepotentemente nel panorama mondiale». Lo ha detto la vicepresidente della giunta regionale dell’Umbria, Carla Casciari, intervenendo al “Business forum” promosso dal Kazakhstan in occasione dell’inaugurazione della sede del Consolato onorario a Perugia. Presenti all’incontro, oltre ai rappresentanti di istituzioni ed enti umbri, l’ambasciatore plenipotenziario del Kazakhstan Andrian Yelemessov e il Console onorario in Umbria, Giovanni Pomponi. Continua a leggere

Siemens fornisce rotaie e sezioni in Kazakhstan

La Business Unit Metals Technologies di Siemens ha ricevuto un ordine per la fornitura di un treno di laminazione per rotaie e sezioni con una capacità annua di 430 mila tonnellate da Aktobe Rail and Section Works LLP, in Kazakhstan. Il nuovo laminatoio sarà costruito nella città di Aktobe, grazie alla partecipazione della società ferroviaria nazionale, Kazakistan Temir Zholy JSC, e sarà il primo impianto di produzione di rotaie in Kazakistan. Per produrre rotaie con un’elevata resistenza alla fatica e all’usura, il laminatoio sarà dotato del sistema Injector Dual-phase Rail Hardening (Idrha+). La messa in produzione è prevista per la seconda metà del 2014.
Il nuovo laminatoio di Aktobe sarà in grado di produrre circa 200.000 tonnellate di rotaie all’anno, con una lunghezza fino a 120 metri, così come 230.000 tonnellate di angolari, sezioni a U e travi. Con le nuove rotaie sarà possibile soddisfare la richiesta in rapida crescita di materiale ferroviario in Kazakhstan e negli altri Stati della CSI. Siemens fornirà la completa linea di laminazione, compreso un forno a longheroni mobili con una capacità di 80 tonnellate all’ora, una gabbia blooming reversibile con un interasse rulli massimo di lavoro di 1.050 millimetri, e un treno finitore reversibile composto da tre gabbie universali Red Ring. Continua a leggere